martedì 30 aprile 2013

C&B for DATE*HUB • Ale Giorgini

Dopo un sacco di tempo torno a tentare di fare le scarpe al sito di scarpe. Questa volta non me la sono cavata rubando immagini dall'internet con una fine ricerca iconografica, ma ho addirittura intervistato uno di quegli artisti che ti fa venire voglia di rapirlo al suono di «Sono il tuo fan numero 1», chiuderlo in cantina e farlo lavorare per te e solo per te, poi se cerca di scappare basta una bella martellata e vedrai che non lo fa più. Costui è Ale Giorgini, uno che è capace di fare cose tipo queste:
Ecco, dopo averne vista una, non vi viene voglia di spingere FORTISSIMO 
>>QUI<<
e vederne altre 15? A me sì.

lunedì 29 aprile 2013

Ironic Man 3

Iron Man 3
Trama: Iron Power

Iron Man 3 è il migliore dei tre (e lo posso dire con la memoria fresca visto che per rinfrescarla mi sono visto il primo e il secondo in rapida successione. Forse farò le recensione, probabilmente no). 
Iniziamo però con la cosa che più di altre stempera l'entusiasmo.  A me Iron Man, proprio come "super"eroe non è che m'abbia mai convinto tanto. Cioè, so bboni tutti coi fantamiliardi di papà a costruirsi l'armatura durissima, l'armadura, no?
Ok, ok, adesso mi verrete sicuramente a dire "E allora Batmàn? Anzi Batmàn non ha neanche quel coso di potenza luminosa nel cuore, lui proprio non ha nulla se non i miliardi!", lo so, però non potete negare che Batmàn è centomila volte più fico, non fosse altro per rappresentare l'esatto opposto di Tony Stark, dove Bruce Wayne è Oscuro (per l'appunto), Tony Stark (ma quindi è propropronipote?
...è uno sbruffone esaltato con un terribile terribile gusto nel vestire e nel tagliarsi quel cazzo di pizzo, roba che neanche Piero Pelù.
Insomma mai gridato al miracolo per il concetto stesso di "milionario con armatura superpotenziata", roba che sempre preferito un cretino come Plastic Man allora, almeno aveva un potere vero. Insomma, nonostante da quando abbiamo avuto Dark Knight non esiste supereroe senza supercasini personali, adesso anche l'Ego smisurato di Stark è destinato a sgonfiarsi. Certo, uno scontro reale tra i due ricconi della fumettosfera potrebbe ridursi a questo:
Però succede che, dopo due film medi (non bruttissimi, il primo meglio del secondo, ma il secondo con attori migliori non foss'altro per Sam Rockwell, comunque lontani mille miglia da Nolan) e un film fracassone-divertente dove, effettivamente, Iron(ic) Man ci faceva un figurone, The Avengers, ecco il capitolo finale della trilogia, che ormai se non fai la trilogia non sei nessuno, che, come da prima frase, che non è sempre detto, visto che alle volte il terzo è "il peggiore dei tre", il migliore dei tre.
Ci sono vari motivi per cui è "il migliore dei tre". Eccoli.
La missione principale del film è "destrutturare" la mitologia cinematografica del supereroe. Mi spiego: dove nei normali film di supereroi la "ficaggine" dell'eroe è pompata al massimo con scene che sono tutte un crescendo fino alla sua vittoria finale, in Iron Man 3 il "coito" da nerd che tutti proviamo, chessò, nel vedere Superman sollevare da solo un aeroplano, viene "interrotto" da un calo improvviso della ficaggine. Esempio maximo è la scena in cui Tony,   legato ad un letto alle prese con due scagnozzi che lo stanno per ammazzare, chiama (quasi fosse un ACCIO ARMATURA!) la sua armatura che però non arriva, nè la prima volta, nè la seconda, nè la terza creando quel paradosso comicità/morte imminente che ce lo fa quasi sembrare Austin Powers più che James Bond... e il film ne è zeppo, dallo scagnozzo che grida "Io non ci volevo neanche lavorare qui, sono tutti strani!" al Mandarino, cattivone di turno con sorpresa.
Oppure quando, nel concitato finale, Stark sta lì pronto alla vestizione, davanti il villain incazzato nero rosso, ecco che l'armatura sta arrivando, la vediamo lontana nel cielo con la sua tipica scia supersonica, siamo pronti allo scontro, alla vittoria con musica aulica dell'Eroe, siamo pronti alla scena fichissima, tutti gasatissimi e... e. Non ve lo dico che vi rovino il film.
Ecco, dove nei primi due c'era solo l'ironia dell'eroe (quella classica del "ammazzo uno e poi gli faccio la battuta", procedura classica dei film d'azione che nel film è infatti apertamente sbeffeggiata), in questo arriva la tanto apprezzata autoironia, sia di Stark, che non si prende mai più sul serio, sia del linguaggio meta-filmico dei superhoroes movie, intrinseco al film.
Lo dobbiamo tutto al regista, sceneggiatore di un altro meta-film action troppo spesso sottovalutato (Last Action Hero, dove Schwarzy faceva lo Schwarzy, eroe da action movie tutto pugni e battute sardoniche ma costretto a confrontarsi con realtà) che prende il film di supereroi come adesso siamo stra-abituati a vederlo e, zac, lo rigira come un calzino.
Insomma è tutto un susseguirsi di climax giganti e anticlimax ancora più giganti.
E non si limita a farlo con il personaggio Stark/Iron Man, ma lo fa anche attuando altre due operazioni di evidente meta-linguaggio:
Uno: Stark incontra i suoi spettatori. 
Cioè incontra, nell'arco del film, quelli che stanno in sala. Incontra un ragazzino - praticamente Chunk dei Goonies più magro ma ugualmente rompicoglioni - che lo frantuma di domande tutto il tempo, le stesse domande che un ragazzino vero (ma anche io se è per questo) farebbe se incontrasse un supereroe. Poi il fatto che suddetto ragazzino sia rompicoglioni anche nella realtà è un altro paio di maniche

Incontra poi un fan, un nerd, con la sua faccia tatuata sul braccio e lo "stile" di capelli e barba stark-oriented, e si ride, anche del fatto che la gente lo fa per davvero:
Ecco. L'inserimento del "fan" nel film (mi sto per incartare vi avverto) è proprio ciò che mancava. Certo, avevamo visto i ragazzini in batman stupiti dell'eroe e delle sue prodezze, ma mai c'era stato un incontro così ravvicinato, un discorso così "meta".
Eddue: L'armatura è un personaggio. 
Iron Man è appunto un riccone narciso dentro un'armatura della Roma. Uno non esiste senza l'altro, si potrebbe pensare. L'uomo dona umanità e sentimento all'armatura, l'armatura regala i superpoteri all'uomo, questo l'assioma di base. E invece no, o almeno non più. Visto che, per l'appunto, Tony Stark alla fine ci mette solo l'intelligenza e la prestanza fisica, chi mi dice che anche un altro non può essere Iron Man? Non è che è prestante e intelligente solo lui. Inoltre la riproducibilità dell'armatura e la potenzialità di declinazione, questa:
fa sì che finalmente l'armatura diventa un personaggio a sè. Tipo così:
Insomma, in questo film Tony sta pochissimo nel suo carapace metallico, anzi ci stanno più gli altri che lui (ci finisce perfino guinetta, certo sta meglio come si veste alle anteprime però:
...e, tutto questo diventa lapalissiano (sì, mi sono comprato un vocabolario, e allora?) quando per svariati minuti vediamo Iron Man fare cose pazzesche e scopriamo solo alla fine che era controllato in remoto. Iron Man un drone? Esatto.
Ma ovviamente c'è di più, c'è il fatto che Stark è uno dei pochi supereroi di cui si conosce l'identità e questo è peso in più e fascino in meno. Quando Stark esce dal bar e "prende" l'armatura come fosse, chessò, il vespino e tutti lo guardano, ormai quasi abituati, si capisce che le cose per Iron Man sono cambiate, o meglio che Stark è un supereroe atipico, che non deve nascondere nulla, che anzi c'ha praticamente solo le rogne di essere un eroe (tipo che i cattivi sanno pure dove abita e quando vanno a sparare siluri sotto casa non gli usano la gentilezza di suonare il campanello
Per davvero l'armatura diventa quasi dispensabile e Stark deve dimostrare di essere un eroe al di fuori di essa, soprattutto quando si capisce che basta un attimo che l'armatura può essere usata anche per scopi cattivissimi tipo far prendere i colpi alla donna tua
Non è un caso che l'upgrade finale dell'armatura è renderla tutta scomponibile e volante, in modo che lui la possa chiamare e indossare in ogni dove e volando. 

Non vi ricorda altri tipi di "vestizione"?
Poi, quando pensi tutte queste cose pseudo critiche ti ricordi che CAZZO! FICATA TOTALE GLI ULTIMI VENTI MINUTI! PUGNI! ESPLOSIONI! BOTTE! GENTE CHE ESPLODE! 46 ARMATURE 

E CI STA PURE QUELLA GIGANTONA TIPO HULK A CUI TUTTI VOGLIAMO UN BENE DELL'ANIMA PERCHè SICURO è LA PIù SCEMA DI TUTTE
SBRAAANG!
Ecco, Iron Man 3 è proprio ficata, ha imparato da The Avengers a non scordarsi la missione primaria di un film così: divertire spaccando tutto e alzando ogni volta di più il minutaggio e la resa delle scene d'azione.
Gli attori di contorno funzionano tutti, addirittura Guy Pierce, addirittura quella scrocchiazeppi di Guinetta. Ci sono almeno quattro scene pazzesche oltre i venti minuti finali che allenatevi perché trattenere il respiro venti minuti non è facile e quindi Iron Man 3, oltre a tutte le parole di cui non so neanche il significato che ho usato in questa recensione, è promosso a pieni voti.
Bravo Ironic Man.
PS. E pensare che tutta la recensione doveva volgere sul fatto che il cattivone di turno Il Mandarino, Ben Kinsley, lui:
Assomigliava talmente tanto a Ringo Starr:
Che quando io lo avrei chiamato Il Mandaringo, voi avreste riso tantissimo e vi sareste innamorate tutte di me. Poi però Stark mi ha preceduto e lo chiama lui stesso Ringo all'interno del film, rubandomi le risate e i vostri cuori. Ti odio di nuovo Stark. 
Evviva Mark Ruffalo.
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domenica 28 aprile 2013

DONenica

Domenica è di nuovo la giornata dell'hype per Don. DONenica, o DoMENica, chiamatela come volete. Sì insomma c'è chi la domenica pensa solo a vestirsi bene per andare in chiesa, noi ci vestiamo bene per non sfigurare con Don.
Quindi facciamo che la DONenica mettiamo le cose che ci fanno attendere con ancora più impazienza il bellimbusto.
Questa volta una cosa carina arriva - strano a dirsi - da Shutterstock (che per chi non lo sapesse è una banca immagini online di quelle dove compri le foto di gente che sta negli uffici e si scambia i documenti felici e contenti come facesse il lavoro più bello del mondo; fun fact: non è così.
Insomma i tipi hanno usato foto loro per fare un confronto 1963-2013 relativo agli strumenti professionali dei nostri amati Mad Men e Women (no, niente facili battute per lo "strumento" di Don). Non sono le cose migliori, ma dai, carine:

venerdì 26 aprile 2013

Battlesì

Battleship
Trama: SBRAANG

Ehy ciao sono quel tipo di post che arriva dopo quel tipo di visione di quando proprio non "tefauncazzo" e ti (ri)vedi il film tratto da Battaglia Navale e non ti penti manco un secondo di averlo messo tra i primi dieci film dello scorso anno perché alla fine a fare una tale cazzata gasatona ci vuole un'intelligenza sopraffina!
Proprio il contrario di quello che ci vuole per scrivere 'sti post inutili.
uaaahàààaààuaàààà uaaàààhuaààà CHICKEN! aaauuuàààà uuaaahuààaaa

giovedì 25 aprile 2013

Mc Avoja

Welcome to the punch
Trama: Poliziotto contro criminale, ma anche il contrario

Brutto quando l'impegno profuso si risolve solo in stantia mediocrità. Non che non ci fosse l'occasione per fare un bel filmetto come il cristo dei poliziottoni comanda, gli elementi c'erano, gli attori c'erano, la storia (per quanto vista e stravista) c'era... e invece nulla di fatto. Cioè, non è che non te lo vedi, ma senti quel prurito dietro l'orecchio destro che ti fa pensare "ho le pulci" "che noia".
A partire dalla storia: poliziotto con conto in sospeso con criminale non riesce a non pensarci (si chiama amore, non te lo volev di' così...) e diventa una sorta di ossessione. Via di antidolorifici e ricerca forsennata del criminale. Il criminale però, dopo l'ultimo colpo che il poliziotto non era riuscito a sventare per un soffio - beccandosi perarltro un proiettile nel ginocchie di quelli che tradotti sono "ringrazia che ti ho risparmiato non giustiziandoti quando ne avevo l'occasione me ne devi una" - si era sistemato, in Islanda. Ma poi succede una cosa per cui il criminale deve back in town e si ricomincia. Solo che si scopre che c'è un male più grande (corruzione ai piani alti) per cui i due dovranno collaborare e blablabla.
Ecco, il senso profuso di già visto è talmente alto che neanche la presenza di Mark Strong - che da solo è capace di riempire un film e che dopo anni di onoratissima carriera siamo contentissimi di vederlo non più come eterna spalla cattiva di qualcuno più famoso di lui - riesce a salvare del tutto il film.
Mettiamola così, il film è altamente mediocre, con soluzioni di una faciloneria troppo spinta: Londra è sempre blu, lo sapevate? Mark Strong sta benissimo vestito col completo, anche se assomiglia a Hitman, lo sapevate? 
Il poliziotto e il criminale alla fine si rispettano, roba che se si fossero incontrati in altro contesto, sarebbero diventati migliori fratelli, lo sapevate? E solo il fatto che ci siano attori più o meno capaci riesce ad alzarti l'hype; in primis, appunto, Mark Strong; poi James McAvoy (che dopo essere partito dalla stessa linea di partenza di Gordon-Levitt, sta facendo la carriera contraria), ma ci sono anche tutta una sequela di attori made in UK che hai visto talmente tante volte in altri film, anche la scorsa settimana, o in serie TV che ti sembra di poterli chiamare per nome, solo che i nomi proprio non te li ricordi, o non li hai mai saputi, quindi facciamo che ve li metto tipo foto segnaletica e voi traete i nomi da dove vi pare:


Insomma, film tutto blu, criminali col completo, Mark Strong faccia seria. Alla fine te lo vedi, ma si becca comunque un Broccolo perché ha sprecato troppe cose per farsi perdonare.
Certo il titolo non è male per niente.

mercoledì 24 aprile 2013

C&B ANTEPRIMA • Le streghe di Salem

Trama: Le seghe di Salem

Come certamente i più attenti di voi ricorderanno qualche settimana fa sono andato a vedere in anteprima Le streghe di Salem, ma non potevo parlarne prima di oggi che esce il film perché avevo l'embargo. Vi ricordate? Di che? Boh. 
Le streghe di Salem è il nuovo film di Rob Zombie che è quello che prima urlava nei dischi senza essere Masini ma con la stessa carica mortifera. Infatti si chiama Zombie. Cerco che nome fico.
Zombie. Zombie... c'è Zombie? Zombie non c'è mai... Ah ma quest'anno lo boccio quanto è vero iddio.
Comunque Zombie ad un dato punto ha iniziato a fare film, horror (strano, mi aspettavo trasportasse libri Harmony in film) e, a onore del vero, nonostante ioodiooòòoo i cantanti che si improvvisano registi (come d'altronde tutti quelli che si improvvisano qualcos'altro... soprattutto quando poi gli riesce bene) ha fatto bene. Perché io suoi film sono stati molto apprezzati: La casa dei mille corpi e The Devil's Reject erano due bei horrorazzi come AnniSettanta vogliono: duri, violenti, no spiegoni, molte morti e qualche figa, cosa vuoi di più da un horrorazzo che cita a passo spinto i mitici Anni Settanta? Nulla. E infatti Rob era riuscito in questa "diabolica" combo a farsi ben volere dagli amanti dell'horror puro.
Ma come spesso accade, ecco l'effetto marchetta, quello che ti fa dire "sai che c'è, alla fne andare ai party e sui recarpet (anche se vestito così:
Mi piace" quindi ecco il remake e il seguito del remake di Halloween. Brutti. Il primo meglio, ma niente di che. Certo Rob è stato anche uno di quei registi che si è buttato sull'animazione con il divertente (anche se per alcuni versi non riuscito al 100%) Superbeasto.
Ora arriva questo Streghe di Salem, che è, niente di più niente di meno, che un'operazione onanista. Cioè sì insomma... una pippa. A due mani. Fatta di fronta all'amata moglie, quella Sheri Moon Zombie che, ammettiamolo, è il vero e più grande motivo di invidia che si può avere nei confronti di Rob, più della carriera da rock star, più di quella da regista, certo più di quella che si può provare per quei pantaloni. 
Peccato che Sheri sia veramente una pessima attrice, fatemelo dire. Sì certo ha una veneranda età e se la porta che arrivarci io... infatti Rob ammicca e ce la fa vedere sempre un po' nuda, ma con il chiaro messaggio che "è MIA", infatti quando meno te l'aspetti, o meglio quando ti aspetti che finalmente arrivi chessò la scena della doccia, ecco che Rob ti frega e ti mette senza avvertirti lei:
Il film - lasciatemi dire che avendolo visto due settimane fa me lo ricordo poco, il che già la dice lunga - ha i suoi momenti. Tipo... due. Uno è questo:
L'altro, il finale. Ma non in senso positivo.
Ecco, il finale è veramente il sogno bagnato di un rockettaro: cinque minuti di donne nude, caproni, lingue de fori, gente con la testa di maiale, nani orrendi
papi zombi che si masturbano usando cazzi finti di 20 cm, computer graphic fatto da un 12enne che ha appena aperto photoshop e scoperto lo strumento "ditino", sangue, altre donne nude, altri caproni, donne nude su caproni:
Che magari per uno cresciuto a pane e satanismo sono cose fichissime, ma a me annoiano un bel po'. Ma secondo me uno cresciuto a pane e satanismo si incazza pure...
Poi per carità, con la pecunia di horror che arrivano qui, meglio questo che la solita telecamerina del cazzo, ma insomma, se Rob voleva fare una dichiarazione spassionata d'Amore alla moglie (che poi loro invece dei post-it sul frigo la mattina si lasciano delle scritte col sangue sul muro, ognuno il suo...), poteva anche non costruirci intorno un film. E un libro. E un disco.
Le cose buonine, oltre al culo della Moon Zombie, ci sono, ma non sono molte. Anzi sono più le note di demerito (C&B sale in cattedra, lo fa essendo un nano orrendo)
Nota di demerito all'arredamento un po' poraccio di casa Zombie. Forse dettato da un budget ristretto del tipo "arrediamo bene casa o affittiamo caprone?" CAPRONE!
Anche i Zombie vanno da IKEA
Il che ci riporta dritti dritti all'annoso discorso: ma se tu sei tanto satanista, diavolesco, sangue e heavy metal, poi ci vai alle poste a pagare le bollette? Poi la fai la fila al casello? Insomma, a me piace sempre pensare a questi metallari cattivissimi in situazioni di noiosa quotidianità... cosa pensano? Invocano il Diavolo? Prendono il numeretto nell'invocazione del Diavolo?
Nota di demerito (sempre in tema arredamento) all'apparizione no © di un quadro palesemente ridipinto di Nicoletta Ceccoli (ma lei lo saprà?!), questo:
Nota di merito ma insieme di demerito al make-up furbetto di Sheri, questo:
Per carità, è fico. Ma nulla che non si sia già visto in un qualsiasi giorno dei morti messicano o nei quadri di Silvja Ji (per rimanere in tema)
...la cosa divertente di un tipo di make up così facilmente riproducibile è l'effetto cosplayer, che può generare anche cose carine:
Ma anche i Mostri veri
Aiuto.
Comunque riassumendo: film poco più ch decente, assolutamente non capolavoro e troppo mogliecentrico, tanto così:
Per gentile concessione dell'internet un poster alternativo.
2013. L'anno delle Streghe. Abbiamo visto Mila, ora Sheri, vedremo Hansel e Gretel ucciderle, Julianne (Julianne! Ma tu mi ha stregato da ANNI!) e Angelina. E la nascita dei trend... basta un mese e puf.