mercoledì 16 gennaio 2013

Servire mess


Cloud Atlas

Trama: Mors tua vita mea

La visione di Cloud Atlas mi ha portato a fare qualcosa che non faccio mai: lavarmi andare a vedere altre recensioni, per vedere che cosa si dice in giro oltre all'idea che mi sono fatto del film. Di solito non lo faccio, lo sapete che io "so' critica de panza, critica de sostanza", di quelli che hanno fretta di fissare i pensierini nell'immediato del dopo-film, che non ci ragiona poi tanto a quello che dice dei film che vede, e infatti certe cantonate alle volte che levate.
Ma Cloud Atlas mi ha portato a farmi la fatidica domanda: "ma sono io il rincoglionito o sono loro?", dove per loro ci sono i Fratelli Whackoski e il regista crucco Tom Tykwer, quello che ci fece sbroccare con Lola Corre, quando eravamo tutti all'università e tutti innamorati di una ragazza con i rasta un po' frikkettona.
Di cosa parla CA? Di tutto. Ecco il problema. Fa di tutta la vita un fascio, anzi di tutte le vite un fascio: 6 storie in 6 epoche diverse, con la prosopopea di trovare un filo conduttore per tutte, o meglio una connesione tra le vite di ognuno, e quando dico ognuno voglio dire ognuno in ogni tempo e luogo. Anche se questa connessione si rivela meramente sinaptica.
Mi hanno detto che scrivere parole assurde come "connessione sinaptica" fa molto di quello che ci ha pensato tanto prima di scrivere la recensione. Invece pensa a me ricorda solo un testo dei Subsonica, che quando andavo all'università me li sentivo.
Insomma nel film ci sono queste 6 storie, dal passato prossimo al futuro anteriore, e la cosa che fa ridere i polli aguzzare la vista è il fatto che gli attori sono più o meno sempre gli stessi:  Tom Hanks (in un paio di incarnazioni ce lo ritroviamo gigione e divertente, in altre ridicolo), Halle Berry (monoespressiva sempre anche sotto chili di cerone), Jim Strugge, Hugh Grant (quello che ci fa la figura migliore, e ho detto tutto) e l'omnicattivo wachoskiano Hugo Weaving (che fa sempre l'evil in ognuna delle 6 storie e non riesce mai neanche una volta ad esserlo come lo era l'Agente Smith). Gli attori saltano da un corpo all'altro, da un personaggio all'altro, da un'etnia all'altra, anche da un sesso all'altro (e qui Donna Wachosky ci ha messo lo zampino sicuro). Ogni attore una volta fa un vecchio, un'altra volta fa la donna cicciona, poi il buono, poi il cattivo, poi il pelato, poi quello coi capelli astrusi. Tipo così:
Facilito con schema ancora più dettagliato gentilmente offerto da internet:
Dunque ecco che reincarnazione, spiritualità, anime deli mejo mortacci, simboli, cause/effetto, oscure presenze, de tutto un po', libero arbitrio, immanenza, onniscenza, fantascienza, piripì piripì chenesò, vite e dimensioni parallele, entità superiori si mischiano nell'interminabile calderone. Alcune storie si intrecciano (mai in maniera davvero "bella", però, tipo che ne so America Oggi), altre proprio manco si sfiorano di striscio. Il tutto in salsa orribilmente new age e palesemente tracotante. Insomma, proprio come da Matrix 2 in poi. Proprio come La principessa + il guerriero. Troppa tracotanza, causa mal di panza, e se è vero quello che dicevo poco fa, la panza è la mia.
Cosa ho risolto andando in giro per l'internet a vedere le recensioni altrui? Che ho letto una frase - che non ho scritto io e che invece avrei voluto scrivere io, che è poi il motivo sostanziale per cui non vado a leggere le critiche di quelli più intelligenti di me degli altri - che riassume alla PERFEZIONE il senso del film, questa:
No scusate, era questa: "Un ottimo film religioso, in cerca di una teologia". Ecco. Giusto. Bravo. Hai detto bene. E mo? Chi ti credi di essere il più intelligentone del mondo?
CA è una scatola vuota, con scene interessanti (a dire il vero non tanto quelle con effetti speciali, piuttosto i segmenti con Lumacorno (!) e quelli della coppia gay), attori che se la divertono (tranne Jim che come al solito si Strugge) anche a fare scene en travesti (e se penso a Holy Motors, credo proprio che ci aspetta un bel Awards 2013 per i cambi LUI/LEI, Adam Sandler non è invitato). Purtroppo però, alla fine del film appare come un'epifania da crisi mistica una gigantesca parola sbrilluccicosa, in alto nella gloria dei cieli: LUNGO!
Insomma un film che ci parte già proprio dall'idea di dare una direzione nuova ai pensieri di tutti gli spettatori, di quella prosopopea un po' da setta religiosa di trovare degli adepti ed indicare una via, uno di quei film che vorrebbe far uscire la gente e fargli dire "dai fico siamo tutti collegati se io muovo velocemente le dita così nell'aria in Arizona una donna avrà un orgasmo tra 2500 anni, pazzesco che storia". E questo è l'errore:  quando le cose cambiano le carte in tavola, non lo sanno mai che avranno quell'effetto (l'effetto Matrix, si chiama mi pare...).
Anche il fatto che i sorelli Wachosky abbiano girato tre segmenti e il crucco altri tre nulla aggiunge. Ho letto che il film è tratto da un libro "infilmabile" (e due...), scritto con un diverso stile per ognuna delle sei storie. Ecco, quello sì sarebbe stato davvero interessate: cambiarre DAVVERO registro, stilistico, concettuale, contenutistico, sinaptico (!), auliulètulilemblemblum ad ognuno dei sei episodi. E invece no, invece Hugo vestito da scemo col porro in faccia. Lo potevate fare un bell'esercizio di stile alla Queneau, invece no, invece Tom Hanks coi dentoni da tricheco. Alla fine era meglio quella puntata di Futurama
Invece lo sai che ho trovato in giro per internèt? Ho trovato uno che ha fatto un infomappa dei capitoli IV/V/VI di Star Wars. Non c'entra un cacchio eh, ma vuoi mette? Per dire poi le cose belle geniali fatte senza tanta arroganza:
IV
V
VI
Bonus. A sinistra un fratello Wachosky dopo essere diventata una sorella Wachosky. A destra Lola Corre. Mh. Mi sa che c'hanno ragione loro quando dicono che tutto è collegato...

9 commenti:

  1. visto che hai già fatto un giro in rete ci metto anche la mia opinione ( così, una in più non fa mai male ;))
    http://firstimpressions86.blogspot.it/2013/01/cloud-atlas.html

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  2. oh, meno male.
    almeno tu non ti sei fatto fregare da questa porcheria new age! :)

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  3. Mi hai spiazzato, giusto oggi volevo vederlo e avevo una certa aspettativa (laddove certa vuol dire: grandissimo The Matrix, vabbé gli altri due, ottimo V for Vendetta, macchetesei bevutoilcervello Speed Racer).
    Magari lo vedo e poi ti dico.

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  4. ehy. i link gratis sono sempre a pagamente eh!
    goi. dai su questo siamo d'accordo...
    ciao cyber. aspetto... so che sarai uno spettatore attento soprattutto su questo titolo ;)

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  5. Visto ieri.
    Un mucchio di carne al fuoco, un ottimo montaggio e una discreat soundtrack a fare da collante, ma troppo "storielle" le storie, tutte a lieto fine e con una separazione buoni/cattivi che più netta di così dovevi solo attaccargli un cartello al collo.
    I Wachowski ci dicono esattamente – e in ogni momento – per chi dobbiamo fare il tifo e semplificano il più possibile, in una giostra di travestimenti a volte interessanti (Hanks incarnato nello scrittore omicida) a volte ridicoli (Weaving-infermiera s/m? c'mon...).
    Forse l'avrei bocciato, ma la storiella dell'androide mi è piaciuta troppo. ;)

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  6. è vero anche a me Hanks pazzerello mi è piaciuto assai...
    e che non lo so che hai cuore per i robot... ;)

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  7. Sono pienamente d'accordo!!!
    Grazie per la tua recensione, hai saputo esprimere esattamente l'opinione che mi ero fatta del film e che non riuscivo a trasmettere agli amici che invece l'han trovato un capolavoro! linkerò a questi amici le tue parole..

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  8. Rispolvero questo post dopo aver visto il film...Non ti preoccupare, poi lo rimetto a posto come l'ho trovato!
    Secondo me è un film con tanti pregi, molte idee, fatto con divertimento e passione (oltre che una vagonata di soldi) e che anche se lungo non mi ha annoiato. Se avessero fatto un film in uno stile diverso per ogni storia forse sarebbe stato troppo per le nostre povere pupille. In ogni caso a me è piaciuta molto l'idea (e trovo che sia unica nella storia della cinematografia) di vedere lo stesso attore recitare prima un ruolo cattivo,poi uno buono, poi uno neutro, poi ancora cattivo, in questa giostra samsariana che non si ferma mai. Spero che sia uno di quei film che si rivalutano nel tempo. Magari nella prossima vita :)

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  9. Raga no, proprio non daccordo

    Il film è lungo ma non noioso, e non penso si possa dire che abbia tutto lo stesso registro: ogni storia richiama un genere cinematografico diverso, a volte in modo generico o stereotipato, ma ognuna ha diverso ritmo, stile e caratteristiche del genere.
    La coerenza del tutto poi è resa dall'effetto di certe sequenze che mixano dei momenti chiave molto forti, e senza parlare di new age per me riesce nell'intento di trasmettere il senso di continuità e collegamento che il film si pone.
    Poi se volgiamo dire che non è un capolavoro ok, ma sti cazzi.

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