martedì 31 agosto 2010

Writers Unknow

Persons Unknow - fine stagione + fine serie (per fortuna)
Prego. Grazie dei ringraziamenti che sentiti mi spedite per risparmiarvi il tedio di vedere serie come queste. Me le vedo io e vi dico NO! NON GUARDATE PU(poo).
Io vi conosco e voi conoscete me, siamo entrambi spinti dalla spasmodica ricerca del nuovo LOST. Ci sono serie assodate, quelle del durante-LOST che continuiamo a vedere con più o meno amore (Dexter, True Blood) però la verità è che siamo tutti orfani. Orfani di LOST.
Ci abbiamo creduto, pochino, con Fringe. Ci hanno tolto da sotto il naso FlashForward, che almeno qualche atmosfera ce la ricordava, con una certa dignità. Ora il nulla.
Perché di nulla si tratta se vogliamo parlare di PU(poo).
La fiera della banalità, condità con tristezza + recitazione ridicola + zero fantasia + + +.

Ci sono stati momenti, durante le 13 puntate di PU(poo) che hanno rasentato il teatro dell'assurdo.
Ad un certo punto vanno in italia che NON è italia (insomma, una città italiana la riconosci, anche se non ci sei mai stato) e tutti parlano Americoitaliano, cioè hanno preso attori italoamericani per fare gli italiani. Scene che valgono oro quanto pesano, indimenticabilmente orrende.
Poi tutto si regge su questo fatto che "qualcuno ci osserva, SEMPRE!" e loro che fanno, si mettono a fare il piano per scappare AD ALTA VOCE!
Poi, ultima giuro, ogni tanto per farci ricordare che "qualcuno ci osserva, SEMPRE!" mettono l'effetto telecamerina, sai quello tutto rigato, quello che sembra che si sono messi quegli occhiali nurave con le persiane sugli occhi. E le mettono in posizioni ASSURDE, ma proprio assurde. Il parossismo si raggiunge quando due stanno nel deserto e dall'alto, nella landa desolata, pure lì che "qualcuno che li osserva" ma da dove? DOve cazzo l'hanno messa la telecamera, nel culo di un condor?
Tralascio le critiche al plot e allo svolgimento perché ho ben altro da fare, tipo chessò, dormire.
Ma vi lascio solo con un ultimo pensierino: ma io posso appassionarmi ad una serie dove già alla prima puntata avevo capito TUTTO ( e intendo TUTTO) e dove alla fine scopro che il capo totale di tutto questo "Programma" (originale come nome, molto) è lui:
Che è il perfetto anello mancante tra loro:


Jack, Kate, Sawyer... mi mancate.

Gran Casino

Croupier

Trama: Cliwe Owen è un giovane attore che si ritrova a dover recitare in un film veramente veramente (cristo, veramente) schifoso, tinto di biondo (!!!) per racimolare i soldi per l'affitto. Ma, aspetta, questa non è la trama, questa è la realtà. Nel film lui fa il croupier, dà le carte, e si ritrova, verso gli ultimi 10 minuti immischiato in una rapina, ma non che l'ha organizzata lui. Insomma un gran casino, fate il vostro sciocco.

Mio Dio Santissimo, se esisti, ti Prego down on my knees, vaporizza all'istante tutte le copie di questo film, tutti i file, tutte le pellicole, tutte le sceneggiature depositate o meno, tutto. Tutto quello che riguarda questo film, fallo sparire, se davvero sei tanto buonino come mi hanno detto al catechismo.
Certo non sarà un lavoro facile, perché non si sa davvero in quante cazzo di versioni hanno cercato di vendere questo...coso. Davvero le hanno tentate tutte, tante, TROPPE! Ci sarebbe quasi da incazzarsi se non si rendessero ridicoli da soli. Ma andiamo a capirli nel dettaglio:

Versione: Me metto deqquà...

Versione: Me metto dellà e me viro de verdino... così, tanto per.

Versione: Me rimetto deqquà... che è apparsa una gnoma irlandese roscia sul tavolo.

Versione: Sto sempre deqquà... solo che cambio font, così, tanto per.

Versione: Aspe', me rimetto al centro, che la gnoma è cresciuta. Già che ci sto ricambio font.

Versione: Se so scordati la roulette. Potrei essere un cameriere come una spia... vallo a capì.

Versione: Basta me vergogno troppo. Me nascondo dietro sto mazzo sennà me fanno er mazzo.



Versione: Basta, questa è la mia vera natura: so 'n coatto! BIONDO! Manco in una bisca clandestina di Tirana me farebbero entrà!

Versione SCANDALO: Allora famo così, cambio TITOLO e ce metto una foto CHE NON è DEL FILM! solo perché lo ridistribuiscono dopo che ho fatto Inside Man. Che dite, me denunciano?

Comunque, a mia (di C&B) piccola discolpa c'è da dire che questo film è propedeutico allo specialone sui Film di Carte, Bari e Tavoli Verdi, che presto vi tocca. Ah Uè Uì, lo speciale viene quì!
Anteprima:

Tempo da cani

The Avengers
Trama: Come Quando Fuori Piove, c'è Ralph Fiennes e Uma Thurman e Sean Connery, e andrebbero tutti relegati su una mongolfiera del tempo, per sempre, solo per aver girato questo film.

Brutto. Lento. Vorrebbe avere questo aplomb tutto inglese, col tè alle cinque, la bombetta e il savoir faire anglosassone, invece è stantio. Orrendo. E il problema è tutto del regista, tale Jeremiah (!) che infatti è stato relegato a serial TV, e da lì speriamo non uscirà mai.

Ha solo un momento, uno sprazzo di inquietante genialità. Un trovata pop che lascia perplessi.
Nove orsi colorati che cospirano contro il mondo. Avesse avuto lo sprint di essere un film comico, surreale, forse sarebbe stato meglio. Invece sembra proprio prendersi sul serio.

Ralph Fiennes che fa il gentleman, no. Uma Thurman che fa l'inglese, no. E il povero Sir Sean Connery, che pena quando bavoso e laido, dice - testuali - a Uma: «Non bisognerebbe avere paura di bagnarsi...». WTF!
Era un uomo con un certo carisma, invece qui è davvero davvero imbarazzante. Oddio non così imbarazzante:
Ma comunque imbarazzante.
Chi ha tempo non aspetti lento, e si veda un altro film.

lunedì 30 agosto 2010

Vedovo la gente morta...

The eclipse

Trama: Rimasto solo con due figli, la famiglia si allarga coi fantasmi che iniziano a palesarsi. Ma l'amore e la letteratura esorcizzeranno il dolore.

Uno dice fantasmi e subito pensa a facili salti dalla sedia, tazzine che volano in giro, gente posseduta e case costruite su cimiteri indiani. Invece no. Invece da qualche anno i fantasmi hanno deciso di farci vedere come sono fatti dentro, attraverso. Anche gli ectoplasmi hanno dei sentimenti.
Direttamente dall'irlanda un film che si insinua nel genere fantasmagorico, ma lo fa con una delicatezza e un'attenzione alle emozioni tutta particolare. Non so, forse sono gli ambienti freddi, o le distese di prati infiniti che si interrompono improvvisamente sul mare ghiacciato, ma da qualche anno la gente del nord ha deciso che anche loro hanno dei cuori, e forse sono cuori che battono più veloci, per proteggersi dal freddo. Lo fanno soprattutto in letteratura, assistiamo all'invasione degli svedesi nelle librerie (che non è un'orda di vichinghi che mettono a ferro e salmone Feltrinelli, intendo gli scrittori). Al cinema, esempio lampante è Lasciami Entrare, che è un film horror, ma non lo è, perché è un film d'amore.
Anche questo The Eclipse (che ha la sfortunata omonimia con quell'altra serie canini e cagnolini che non voglio nominare) è così: i sentimenti sono repressi, gli amori rinchiusi, la vita solo un susseguirsi di giorni, sperando che quello successivo porti un po' meno dolore di quello precedente. Poi arrivano i fantasmi, che ti vogliono dire qualcosa, ma da una parte tu non li capisci e dall'altra anche loro non è che fanno qualcosa per apparire in maniera serena. Però poi, il lutto e la sua elaborazione, passano anche da chi è già dall'altra parte.
Un regia vellutata, perfetta, e la scrittura di due personaggi maschili (su tutti il protagonista) di rara capacità descrittiva. Uno triste come non mai e l'altro uno dei più fastidiosi caratteri che io ricordi da molto tempo.
Un film di fantasmi, dove non ci sono sorprese finali e porte che cigolano, ma che mette un'angoscia molto, molto profonda.

VVVE CHI CHIAMERAI?VVVV
Ci sta ci sta! Non si vede ma ci sta (tranquilli, non è uno di quegli attentati alle coronarie tipo che fanno BU!

«Me lo potevi anche dire che con quella creta stavamo facendo la tua urna...»

Papà Robinson, almeno la smetterai di fare figli...

«Pensa se alla fine si scopre che sono morto... a.»

«MAMMA! CI PIACCIONO LE TENDE, CI PIACCIONO!!!»

«TI prego dammi la forza, o almeno due tappi per le orecchie che questo c'ha un trattore in gola»

«Chiudete la finestra sul cimitero indiano!»

«Bare? Dove state andando non c'è bisogno di.. bare!»

(non lo fate il 3. vi prego.)

domenica 29 agosto 2010

Lilli Gruber?

MacGruber

Trama: direttamente dal SNL, signore e signori, un film comico che non fa ridere. Per nulla.

Ho pescato nel torrente questo film solo perché da lontano mi sembrava che il protagonista fosse Owen Wilson. Poi non era lui. Poi l'ho visto e non ridevo. E mi dicevo, ma che succede? Sono diventato triste? Invece no, solo dopo ho capito che è un film di merda.
Derivativo da degli sketch del Saturday Night Live con un attore che non conosco che copia Ben Stiller e con una verve del genere:
A voi fa ridere? Se avete riso allora vedetevi questo film.
Ma poi vi vedete anche i film di Ceccho Zalone, poi vi.

Choose Wild

Into the Wild

Trama: Prendo baracca e burattini e me ne vado! A lo vedrete se me ne vado! Guarda che me ne vado! E lo sai dove vado? Lo so io dove vado! Vado INTO la natura!
Si va bene Into the Wild, ma te stai Out of the Mind!

Intanto vi dico che mi è piaciuto molto. Ma molto.
Poi adesso faccio il bastian (!) contrario e vi dico cosa ha scatenato la querelle qui nelle broccole stanze. Allora. Io sono della scuola: era un pazzo. La cospettatrice è della scuola: era un giusto, un romantico, un uomo che ha ritrovato la vera essenza dell'essere umano. Vi spiego meglio.

• ERA UN PAZZO, tesi avvalorata dal fatto che alla fine è morto. Secondo me aveva avuto un crollo nervoso e, perso il contatto con la realtà, ha abbandonato la civiltà civile per inseguire un'utopia irrealizzabile. Irrealizzabile e irreale, per il semplice motivo che il genere umano, non è fatto per stare solo. Seguitemi che probabilmente mi perderò: alcuni bisogni dell'uomo, ditemi se sbaglio, sono ancestrali, ci sono da sempre e ci saranno sempre: creare un gruppo, confrontarsi con gli altri, vivere in "società", trovare un riparo, ricercare le comodità (per comodità non parlo del telecomando o della poltrona ribaltabile, parlo di ruota, fuoco, carri carrozze auto). Insomma se siamo così come siamo, è perché così siamo. Non parlo degli eccessi, non parlo degli abomini della società (corporation, politica schifosa, livelli ricchezza/povertà completamente sballati) intendo che dentro di noi c'è innato una ricerca di una società (certo anche questa utopica) dove gli uomini "lavorano per aiutare gli altri, dove sono in pace con la natura, dove creano famiglie e insegnano ai loro figli quello che hanno imparato dai loro genitori" – parole del protagonista. Insomma, il pollice opponibile non l'abbiamo creato noi, ce lo siamo trovato e ci ha dato l'opportunità di forgiare la prima lancia. Così anche la nostra natura (il vivere in società) è dentro e non possiamo farci niente sarà sempre così. Insomma, non nego certo che prendere tutto (soldi, vestiti, lavoro) e buttarlo nel cesso è affascinantissimo, ma solo perché siamo schiavi dei nostri pochi soldi, dei nostri vestiti e del nostro lavoro. Poi, dopo un mese di camioncino a mangiare radici, voglio vedere. PEr me aveva sbroccato e per fortuna loro, invece di andare in giro ad ammazzare prostitute sulle highways, andava solo in giro.

• NON ERA UN PAZZO. ERA UN ESSERE SPECIALE CHE HA TROVATE LA PACE (non solo in senso letterale), tesi avvalorata dal fatto che venendo da una famiglia ricchissima non avrebbe certo dovuto faticare poi molto su mutui, prestiti, ricerche di lavoro. Insomma ha avuto coraggio a lasciare una vita agiata per vivere in contatto con se stesso, circondato dai suoi pensieri e dai suoi desideri, che fondamentalmente erano uno solo: stare solo. Un San Francesco new age, ma mai un frikkettone, un essere spinto da una luce interiore e non dalla follia.

voi di che scuola di pensiero siete? Io continuo ad essere della scuola PAZZIA, anche perché a mollare tutto ok ci metti tanto coraggio, ma per certi versi, una volta fatto il primissimo passo, il resto è tutto più facile: zero bollette, zero obblighi, zero tasse, zero rotture di cazzo da amici, parenti, ragazze, cane. Zero, solo tu... quasi una forma di egoismo assoluto. Allora non ci vuole più coraggio a restare e combattere e poi muori?

Ok. Dietrologie Legambientali a parte, è un film splendido. Al solito gli attori sono i più fortunati, chiamati per lavoro a vivere a contatto con la natura incontaminata per una bellissima giornata di riprese, e la sera gamberoni e puttonani nella roulotte degli studios.
Emile Hirsh è bravissimo e ancora più bravo, incredibilmente bravo, è Eddie - ho il naso in gola - Vedder. Neanche a dirlo, oggi la canzone più assolutamente bella del mondo è questa:
(PS di due giorni dopo. CAZZO. non riesco a smettere di ascoltare la soundtrack di ITW. Non riesco. Ho deciso che durante il mio funerale dovete mettere questo disco. Non sto scherzando.)

Comunque ragazzi! ANCHE C&B VI SALUTA E PARTE! VADO INTO LA NATURA! mi perderò nelle lande desolate del viterbese, nella vaste pianure padane, nei boschi incontaminati della maremma e i suoi suini. Vivrò di bacche, licheni e tutte queste piante un sacco sane.
Ho già con me tutto il necessario:
Venitemi a cercare alle fermate del COTRAL.

The botoxables

The expendables

Trama: Documentario verità sui rischi che il corpo umano corre nella scriteriata assunzione perpetuata negli anni di anabolizzanti e siringhe di botox, con testimonial d'eccezione tanti attori nel ruolo di buoi davanti ai carri.

Non so. Sono perplesso. Forse sbaglio a farmi troppe domande, ma è la mia natura.
Allora, Gli espandibili, perché tutto questo clamore? PRIMI IN AMERICA? In molti siti si sono dedicati 400 post prima che uscisse questo film, diciamo con la stessa attesa che si ha a 5 anni quando mamma sta per tornare a prenderci all'asilo, che si ha a 14 anni per la prima pomiciata, che si ha a 30 se sei uno di quelli che si sposa e domani c'è la cerimonia, che si ha 65 per il primo giorno di pensione, che si ha a 89 anni per farla finalmente finita. Insomma, grandi speranze, attese spasmodiche, insomma proprio del tipo "non vedo l'ora".
Ma perché? Davvero solo perché questo film riunisce alcuni grandi (?) nomi dell'action movie dell'ultimo trentennio? Ma un nome sul cartellone vale così tanto? No perché, magari vi rovino la sorpresa, ma Bruce Willis c'è nel film meno di un minuto, per dire. Swarzi? neanche ve lo dico cosa fa. Insomma, la verità vera è che questo film non è altro che John Rambo, dove alcune volte le cose che di solito Rambo fa tutte da solo (calci in bocca, far esplodere teste, dividere persone on un colpo solo (!), le fanno gli altri.

Insomma, davvero, più che la reiunion di un gruppo di fichi, pare di vedere un film d'azione con il cast raccolto in casa di riposo e al museo delle cere (oltre che negli sgabuzzini di cliniche di chirurgia plastica filippine, nel cestino degli scarti... non so se rendo:


Lo sapete quanti anni hanno tutti gli attori di The Ospiziables messi insieme?
560!

E poi il realismo. Ok, il realismo nei film d'azione è sempre in secondo (terzo, quarto, quinto) piano. Macchine che volano, persone che volano, mucche che volano. Non esiste forza di gravità nei film d'azione e i protagonisti sono essere d'adamantio indistruttibili. E noi spettatori lo accettiamo, come una deontologia. Ma quando vediamo Trappola di cristallo, John McLane è talmente fico che non importa se si butta con una manichetta antincendio legata alla vita e spacca un vetro di un grattacielo coi pollicioni (avrà le unghie di diamante). Però in Implodibili superiamo la serietà e facciamo cose che rendono insopoprtabile il tutto: esempio: Mickey Rourke farebbe un tatuatore. Entra Stallone. Dopo un secondo Mickey prende una macchinetta e inizia la schiena e, sim sala bim, LA MACCHINETTA, pur facendo bzzz, NON è COLLEGATA ALL'ELETTRICITà! (oltre al fatto che lui non mette i guanti...vabbè, è intontito). Dai! Se fai un film d'azione secondo me puoi pure far volare gli autobus, però alle piccole cose ci devi stare attento.

Ma che vi devo dire. Ma forse sono io. A me non me ne fregava proprio niente degli Esponibili, zero, lo aspettavo quanto il seguito di Tata Matilda, quanto la nuova stagione di Amici.. ZERO.
Ma ripeto, sono io, sono che forse proprio un maschio normale non sono. Facendo un autolettura: non mi piacciono i motori (moto, auto, rally... belle macchine... zero. non so neanche che vuol dire 10.000 cavalli (ho sempre immaginato che lo numerano pensando che "se questa macchina fosse trainata da 10.000 cavalli andrebbe come la fa andare questo motore. è così?). Poi, zero sport! non mi frega nulla di calcio, ciclismo, basket, olimpiadi, nuoto... ZERO. Per non parlare delle armi. NIENTE, NIET, KAPUT... e non parliamo della caccia, della pesca. Insomma, sarò strano io, ma di tutte le cose che di solito piacciono ai maschi, non me frega niente.
Certo, bisogna dire che almeno supplisco con una passione che supera tutte le altre, un amore smodato che vince su ogni curiosità, qualcosa che riempie le mie giornate e a cui non potrei mai rinunciare. Una cosa difficile da spiegare in poche parole, forse farei meglio ad aiutarmi con un'immagine.
Avrete capito che sto parlando dell'ARTE.

Insomma il film sembra una televendita + esplosioni di impianti chirurgici + siringate di botulino e additivi chimici per pompare i bicipiti. Il resto, il film, è nulla. Non c'è il gasamento di Crank, non c'è il divertimento di Die Hard, non ci sono gli effetti speciali di Terminator. C'è solo e sempre lui:
La domanda principale è: hanno fatto un film che rende omaggio agli action di una volta, quindi ecco i mercenari dal cuore d'oro che salvano un'isola sperduta dalla ditattura di un militare (WTF!) e si fanno le battute idiote poco prima di sparare o subito dopo averlo fatto. Ora, è vero che erano così i film action anni 80, però stai tutto il tempo a chiederti: sono stati dei geni a saperlo riprodurre o sono talmente scemi che hanno fatto il giro completo e non gli è costato un briciolo di fatica a farlo così demente?

Oggi Sly mi ha mandato un MMS:
Gli ho risposto tenendomi sul vago:
C'è una sola cosa bella in Esposibles, è questa:

Tu non puoi pasare!


Mi si chiedeva cosa penso del Signore degli Anelli. Io rispondevo, tutto sommato bene, anche se nani, elfi e orchi..no, non fanno per me. E poi c'è SOLO Harry, per me.
In definitiva sono abbastanza d'accordo con lui:
(Che poi è forse l'ultima grande scena scritta da Kevin Smith, prima che si rincoglionisse del tutto dietro ai poliziotti).
Ecco ho detto la mia sul Signore degli Anelli, tutto sommato ce la siamo sbrigata in fretta no?

La spirale di violenza

A serbian film

Trama: Immaginate di andare in edicola e trovare un giornaletto che unisce Bimbi Sani&Belli a uan roba chiamata tipo Snuff Porno Amateur. Capite da voi che c'è qualcosa che non va.

Facciamo così. Cercate "A serbian film" su google e leggetevi le mille recensioni che si trovano in giro. ne troverete di tutti i tipi, dai buon samaritani che andrebbero a bruciare vivo il regista bollandolo come nuovo Anticristo a critici dal palato sopraffino che giustificano il fattore violenza come una critica sociale della condizione serba e bla bla bla
leggete loro e non chiedete a me.
insomma cedo il passo. non mi va proprio di inoltrarmi nei meandri sordidi di una recensione a questo film. come si dice a roma, faccio pippa (...).

C&B vi consiglia solo una cosa, cercando di imprimere il tono più neutro possibile alla frase:
NON GUARDATE QUESTO FILM.
sì, è vero, neutro non può essere visto il consiglio al negativo.
So solo che spingersi oltre l'immaginabile non giustifica la validità del messaggio. PArafrasando Genna: Il fine giustifica i mezzi, ma se imezzi sono insufficenti, nessun fine è giustificato.
A serbian film è un 'esperienza umiliante, per chi l'ha girato, per chi lo guarda e per chi ne parla. Finiamola qui.

sabato 28 agosto 2010

Alì Gyllenà e i 40 cojoni

Prince of Persia – The sands of time
Trama: Assistiamo inermi alle rocambolesche evoluzioni da derviscio di Jake Gyllenà dopo sei mesi di palestra, tutto preso nel suo sport su sabbia preferito: alzare le persiane. abbassare le persiane. alzare. abbassare. sù le persiane, giù le persiane... e sù e giù e sù e giù. insomma molto sù e giù. quando poi raggiunge l'acme urla: MILLE KILIM! SVENDO! SVENDOOO! Per cessata attività.

La motivazione recondita di queto tipo di film è una sola: vendere il brand. Cioè vendere l'ambientazione, no la storia, no gli attori, no il film in sè. Devono vendere il "mood", così poi in passerella creano moda, così le attrici di moda si mettono i vestiti di moda dettati da quel mood, così le ragazzine copiano le attrici di moda e comprano i vestiti dettati dal mood di cui sopra, che guarda caso da una settimana dopo l'uscita del film si trovano a 9.99$ da H&M.
Mi spiego meglio. Esempio lampante: esce Pirati dei Caraibi e, wow, da domani tutti gli omaccioni più fighi andranno in giro con i il cagial sotto gli occhi, i bandana in testa e gli stivaloni, e le donne con i cappelloni e le camicette sblusate a rigone:

E via dicendo: Troy, sandali per lui e tuniche per lei. Matrix, tutti SDMS in pelle nera. Moulin Rouge, e la donna riscopre il pizzo e i bustier.
Insomma rassegnatevi: quest'inverno ci vestiremo tutti così:
Il film, nel particolare sabbioso, è un'oasi di banalità pessime. Scene di parkour (perchè di quello si tratta, anche se con i vestiti persiani) ridotte all'osso, e soprattutto, cosa più scandalosa, il peggior utilizzo del fattore "viaggio-nel-tempo" peggiore che storia ricordi. a parte che tornare indietro di un minuto SPINGENDO UN PULSANTE SU UN COLTELLO non si sa a chi è venuta la geniale idea, poi mi dici con un minuto che ci fai, pare una scena di futurama.
Proviamoci: spingo il pulsante e

sbbgbsbgsbgbsbbgs (classico rumore del tempo che indietreggia)

E via dicendo: Troy, sandali per lui e tuniche per lei. Matrix, tutti SDMS in pelle nera. Moulin Rouge, e la donna riscopre il pizzo e i bustier.
Insomma rassegnatevi: quest'inverno ci vestiremo tutti così:
Il film, nel particolare sabbioso, è un'oasi di banalità pessime. Scene di parkour (perchè di quello si tratta, anche se con i vestiti persiani) ridotte all'osso, e soprattutto, cosa più scandalosa, il peggior utilizzo del fattore "viaggio-nel-tempo" peggiore che storia ricordi. a parte che tornare indietro di un minuto SPINGENDO UN PULSANTE SU UN COLTELLO non si sa a chi è venuta la geniale idea, poi mi dici con un minuto che ci fai, pare una scena di futurama.

Ecco visto. non è cambiato proprio niente.
Insomma dai! Fammi almeno un paradosso! Sennò che li fai a fare i viaggi del tempo. Un paraddossino. Un paradossetto piccino picciò. Ormai li fanno pure su Topolino co Zapoteck.

Altra cosa, e questo è un cromatismo personale, questo film è troppo di un colore solo. è tutto giallo. è tutto così:
E a me il giallo (sabbia, ocra, cammello) non mi piace poi molto. Insomma i colori dei film monocromatici sono importanti, gli danno un tono.
(sapete no, i colori. no? tipo Il signore degli anelli: è tutto blu e verde. fateci caso. infatti quando nel primo appare il diavolo rosso come lo noti.)

Mi è piaciuto? Ma che te devo di', perso per persia, te lo vedi pure. Ma questi film sono come sabbie mobili: tirano giù.

certo è che almeno, dal punto di vista "scegliamo il pezzo di figa da mettere nel film per arrapare i teenagers"diciamo che hanno scelto una gran TOPkapi (ma come mi vengono, come dico io):
poi però trovi anche foto del genere sull'internet
e ti dici "le mutande sono uguali per tutte".

PS. uccidiamo Ghandi, vi va?
PS2. giochiamo va